Effetti psicologici della pandemia da COVID sulle donne incinte !

L’epidemia di coronavirus del 2019 (COVID-19) iniziata in Cina si è trasformata in una pandemia che minaccia la salute globale, stimolando così la concentrazione di studi e routine cliniche sul trattamento e sulla prevenzione della malattia. Tuttavia, non sono molte le ricerche sugli effetti psicologici della pandemia sulla popolazione generale, in particolare sulle donne in gravidanza. Per questo abbiamo cercato di mettere a fuoco cosa dicono i pochi studi che si occupano di questo argomento, anche se l’attuale pandemia COVID-19 sembrano essere un fattore di stress unico con conseguenze potenzialmente di ampia portata per la gravidanza e oltre.

La premessa fondamentale è che i sintomi di ansia e depressione in gravidanza colpiscono tipicamente tra il 10 e il 25% delle persone in gravidanza. Sintomi elevati di depressione e ansia sono associati a un aumento del rischio di parto pretermine, depressione postpartum e difficoltà comportamentali nei bambini. Gli effetti sono dunque importanti sia sulla donna che sulla salute del bambino e della famiglia.

Una ricerca ha analizzato 19 articoli inerenti agli effetti psicologici del COVID sulle gestanti. La prevalenza complessiva dell’ansia era del 42% (95% CI 26% -57%). La prevalenza complessiva della depressione era del 25% (IC 95% 20% -31%). Quello che si riscontra è che i sintomi di ansia e depressione sono più presenti in epoca COVID rispetto rispetto ai dati raccolti nelle gravidanze pre-pandemiche simili. Sintomi più elevati di depressione e ansia erano associati a una maggiore preoccupazione per le minacce di COVID-19 alla vita della madre e del bambino, nonché preoccupazioni per non ottenere le cure prenatali necessarie, la tensione relazionale e l’isolamento sociale a causa del COVID-19 pandemia. Le variabili che influenzano maggiormente lo stato di salute della donna in attesa sembrano essere l’età, la situazione economica della famiglia, il sostegno sociale e l’attività fisica.

Conclusione: la prevalenza di ansia e depressione tra le donne in gravidanza è aumentata in modo significativo durante l’epidemia di COVID-19. Un dato interessante è che le donne incinte in media sono più preoccupate per gli altri che per se stesse durante il COVID-19. Dividendo il campione per età affiora un altro dato significativo: le gestanti più giovani sembrano essere più inclini all’ansia rispetto a quelle con un’età media più elevata.

Va considerato che il supporto sociale e l’attività fisica sono correlati a punteggi più bassi nelle scale sulla depressione e l’ansia. L’attività fisica e il supporto sociale sembrano quindi essere fattori protettivi riducendo l’incidenza dell’ansia e della depressione.

È necessario adottare alcune misure di intervento psicologico per le donne incinte per aiutarle a superare questo periodo speciale in modo sicuro e senza intoppi.